mercoledì 22 novembre 2017

Krakow, Day 12-13 (21-22 Novembre 2017)

'Tutto è illusione. Compresa la frase precedente.'

Stanislaw Jerzy Lec


Perché Cracovia? [13] perché ... 
Porządek potrzebny jest po to aby się nie pogubić, bałagan aby się odnaleźć.



La piú classica delle influenze. Nulla di che, ma dato che tra un giorno dovró prendere l'aereo per Parigi (sveglia alle 4.30 am, penso nemmeno sveglia) e domenica saró ad Helsinki, me la sono presa comoda in questi ultimi due giorni, riposando e guardando film. Il tempo mi é venuto incontro: pioggia! Pertanto mi sono sentito meno in colpa per non godere della vista degli ultimi luoghi inesplorati di Cracovia.
Domani ultimo giorno e, tempo permettendo, ultimo sopralluogo ai luoghi che hanno reso questa vacanza il momento ideale per ricaricare le batterie: Café Camelot, Piazza del Mercato e MoaBurger su tutti.
Inizio la nuova esperienza di vita e professionale in Finlandia nelle migliori condizioni, questa vacanza ci voleva proprio.

Se posso dare un consiglio, andate a farvi un giro all'estero. Scegliete una meta che vi ispira, preferibilmente dove non conoscete nessuno, prenotate e partite, senza pretese o aspettative, non é detto che dobbiate rimanere li per sempre. Rimarrete sconvolti dalla quantitá di false informazioni/assunti/pre-giudizi che vi sono stati messi in testa dai mezzi di informazione, o di disinformazione, da una cultura, la nostra, di campanile, provinciale e sedentaria, dove andare a lavorare e vivere a 10 km da casa é considerato peccato capitale, tanto al nord quanto al sud. Non aspettate di avere 28 anni prima di spendere un consistente periodo all'estero come ho avuto fortuna di fare io, potrebbe giá essere troppo tardi. A me é andata bene, anzi benissimo, ma ci sono altri esempi di conoscenti ed amici che non sono che rimasti all'estero pochi mesi o poche settimane, per poi ritornare al sicuro nido materno, covo sicuro, cassaforte blindata e sicura da tutto, vivere incluso.
Costringete voi stessi relazionarvi con gli altri in lingua inglese, ammesso che basti, in un ambiente dove inizialmente non conoscete nessuno. Voi siete abituati allo straniero che chiede consigli ad un italiano in Italia, scoprirete l'enorme differenza quando si invertono i ruoli. Visitate la cittá, per apprendere gli usi e i costumi di altre nazioni, in modo da realizzare quanto i termini di giusto e sbagliato siano delle illusioni, delle etichette poste li guarda a caso da coloro che hanno vissuto solo un modo e che pertanto lo reputano l'unico corretto. E cosa dire sull'aspetto legato alla sicurezza? Bhé la cittá perfetta non esiste ma ancora una volta, c'é da avere piú timore nella stazione di Padova che alla Grand Central a New York oppure alla stazione centrale qui a Cracovia e, guarda a caso, ancora una volta, il messaggio che ci vuole essere incultato viene recepito solo da coloro che decidono di giocare il ruolo delle vittime.
Queste ultime due settimane sono state utili e spero di aver riassunto i fatti salienti in questo blog quotidiano, che ha voluto essere non solo un passatempo ma un diario di bordo per tenere il ricordo, sopratutto a livello personale, di questa esperienza.

martedì 21 novembre 2017

Krakow, Day 12 (20 Novembre 2017)

'Se desideri creare una torta di mele partendo da zero, devi prima creare l’universo.'

Carl Sagan

Perché Cracovia? [12] Hanno dei dolci buonissimi


A Cracovia non vi é solo il famosissimo gelato. Peccato che la stagione, specialmente in giornate fredde come quella di oggi, non permetta di comprarsi qualche cono gelato e gustarselo lungo l'argine della Vistola. Ad ogni modo, soprattutto lungo via Grodzka, ci sono locali che preparano delle cioccolate calde meravigliose, al pari di una varietá pressoché illiminata di di pancakes e crepes. Non si tratta del classico cibo polacco ed infatti questi locali sono frequentati soprattutto da turisti stranieri. Nei tre giorni finali mi ripropongo di provare qualche locale tipico del posto, dove viene proposto cibo polacco.

Dizionario Italiano-Polacco: 
  • Gelato - Lody
  • Frutta - Owoc
  • Cioccolata - Czekolada
  • Insalata - Salatka
  • Succo - Sok

lunedì 20 novembre 2017

Krakow, Day 11 (19 Novembre 2017)

'Chi vive, quando vive, non si vede: vive. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la sta vivendo più: la subisce, la trascina.

Luigi Pirandello

Perché Cracovia? [11] Things Happen 

Ultima domenica in terra polacca. Tra una settimana esatta, ora piú ora meno, saró ad Helsinki per l'inizio di una nuova esperienza lavorativa all'estero. Quest'oggi ho girato brevemente la cittá, visitando specialmente la zona lungo la Vistola. Se soleggiata, questa zona é fantastica perché le piste ciclabili e le zone pedonali consentono di vedere Cracovia da una prospettiva differente, con il Castello di Wawel sullo sfondo. Al pari di EastRock a New Haven, questa parte della cittá risulta essere sempre molto tranquilla e l'ideale per 'farsi gli affari propri', ricetta magica per campare 100 anni, come suggeriscono le nostre bisnonne.
Non c'é che dire, la cittá che fu a lungo anche capitale della Polonia é davvero piacevole e dinamica. A mio avviso abitare in una cittá dinamica é il primo passo per poter costruire qualcosa di positivo. Quando ritornai a Padova, da New Haven, notai come nulla, nulla, fosse cambiato nella cittá veneta nonostante i quasi due anni di assenza: stessi negozi, stesse lamentele, stesse persone, stessi lavori, stesso tutto. Se da un lato una cittá immobile, come lo é la stragrande maggioranza (tutte?) delle cittá italiane fornisce una illusoria sicurezza, dall'altro ci si priva di tutta una serie di opportunitá derivanti da ció cui non si é pensato, ció cui non si é valutato. Accettare sempre il 18 non sempre paga, soprattutto nella maratona.
Vivere un ambiente nel quale 'things happen', traducendo letteralmente dall'inglese, é fondamentale. Vero, non succederanno solo fatti positivi, ma per lo meno si é innanzitutto costretti ad estendere la proprio zona di confort e secondariamente si aprono nuovi orizzonti, sotto forma di opportunitá prima sconosciute.

Vistola in una soleggiata e fredda domenica di metá Novembre.

Dizionario Italiano-Polacco: ripasso!

domenica 19 novembre 2017

Krakow, Day 10 (18 Novembre 2017)

'Dobbiamo abituarci all’idea: ai più importanti bivi della vita, non c’è segnaletica.'

Ernest Hemingway

Perché Cracovia? [10] Attraversare la strada é piú difficile che dimostrare l'ultimo teorema di Fermat 

Sabato uggioso, al solito. La cittá cambia completamente il sabato e la domenica. Fiorde di turisti da mezza Europa raggiungono Cracovia, affollando il centro storico e le vie principali. Certo, nulla se paragonato alla mescolanza di lingue che si incontra in un qualsiasi punto di Manhattan. Una delle differenze che ho notato, giorni festivi esclusi, consiste nel fatto che mentre a Times Square c'é cosí tanto rumore da risultare silezioso, nella piazza del mercato c'é cosí tanto silenzio da risultare rumoroso. 
In uno dei miei primi post avevo scritto di come le strisce pedonali siano non sempre presenti, per usare un eufemismo. Di fatto, al mio decimo giorno qui a Cracovia, la constatazione principale é che ognuno attraversa la strada, zebre o meno, quando gli pare ed ognuno si ferma per far passare, zebre o meno, quando gli pare. Ecco dunque che la delegazione del passo/non passo al semaforo in favore dello sguardo fisso sullo smartphone, che a New Haven vedevo quotidianamente, qui non é assolutamente possibile. Mi piacerebbe spostare qualche mio ex collega a Yale in questo contesto per vederlo alle prese con la lucida follia che si disloca in ogni incrocio della cittá sulla Vistola.



Dizionario Italiano-Polacco: 

  • Strada - Droga (si proprio cosí)
  • Treno - Pociag
  • Bicicletta - Rower
  • Tour - Wycieczka
  • Incrocio - Przejście

venerdì 17 novembre 2017

Krakow, Day 9 (17 Novembre 2017)

'L’uomo si trova al bivio fra due opposti che non sono il male e il bene ma il male e la fede.'

Sören Kierkegaard


Perché Cracovia? [9] Il costo della vita é basso, quasi tutto costa poco, quello che costa tanto costa comunque poco e quello che costa tantissimo non lo comprereste in ogni caso.

Prima giornata senza impegni ufficiali, o meglio, visite in giro per Cracovia. Rimarrebbe da visitare la Fabbrica di Schindler, ma per quella c'é ancora tempo; in quanto alla scampagnata a Zakopane, sará per la prossima volta.
Senza aver impostato alcuna sveglia, volevo dormire, ecco che alle 8 ero sveglio. Alle 9 sono andato a fare colazione al Camelot, ormai luogo di fiducia e consigliato nel caso si opti per la colazione salata e poi tappa al Collegium Maius, dove mi mancava la vista del carillon che ad intervalli di due ore ripropone con tanto di marcia alcuni dei personaggi storici di Cracovia. Ancora una volta, ma sará la mia asocialitá, mi é risultato incomprensibile perché tutti assistessero alla scena attraverso il filtro dello smartphone (o meglio il normalizzatore della realtá, studio in corso), quando su youtube o sul sito dell'Univerisitá Jagiellonina stessa ci sará sicuramente presente un video di qualitá migliore. Appena c'é una scena fuori dall'ordinario, che per la cronaca consiste nel restare perennemente seri e nel proprio mondo, tristi ed apatici, subito tutti a fare foto e video, in modo tale che questo rapido momento di sereno si preservi. Forse non ci si rende conto che in questo modo punto 1 ci si da il messaggio che tutto il resto faccia schifo e punto 2 si perde l'attimo, non ci si diverte piú per quello che sta succedendo ma si cerca di  fotografare/filmare il divertimento, il che mi sembra un ossimoro. Naturalmente é solo il mio parere, una foto di tanto in tanto va bene peró penso che la ragione per la quale si viaggi sia per sentire/vivere i luoghi. Se un viaggio diventa una ricorsa allo scatto, cosa assolutamente vista e rivista a New York, dove l'importante é spuntare attraverso una foto la lista dei luoghi da visitare (Joyce scriverebbe: GCT foto fatto, Empire State Building foto fatto, Fifth Ave. foto fatto, Cattedrale di San Patrizio foto fatto, ...) per poi postare il tutto sui social per bullarsi, a parer mio si puó anche rimanere a casa.
Non so molto sul pane polacco, so che costa pochissimo ed é molto buono. Questa mattina ho scovato vicino casa un panificio gigantesco e, da amante del pane, mi sono trovato come un pesce nell'acqua (un topo nel formaggio calzerebbe meglio ma odio il formaggio). La giornata si é conclusa con una capatina in centro, dove ho finalmente realizzato come Ulica Florianska ed Ulica Grodzka siano le due vie principali colleganti il centro piú dissimili mai viste, il che le rende in un certo qual senso complementari. La prima, colma di McDonalds, KFC e cibo messicano, negozi con prezzi alti non solo per gli autoctoni. Ulica Grodzka piú serena, con centri turisti aventi offerte migliori e locali piú accessibili. A voi decidere chi sia il cigno bianco e chi quello nero. A proposito di etichette, stavo camminando su Ulica Florianska ripensando a queste differenze quando ho adocchiato un localino molto intrigante dove facevano del vin brulé: non ho saputo resistere ed ho scontato la legge di Ulica Florianska. Questa sera ero in vena di ossimori.

Brulé (non economico) nel bar lungo Ulica Florianska.

Leggera quantitá di alcol del suddetto bar. Barilotto di brulé sulla destra.



Dizionario Italiano-Polacco: 

  • Pane - Chleb
  • Scontrino - Pokwitowanie
  • Dolce - Slodki
  • Due - Dwa
  • Uno - Jeden

Krakow, Day 8 (16 Novembre 2017)

Della visita odierna ad Auschwitz-Birkenau ricorderó il freddo.  Era una giornata di metá Novembre, non c'era una nuvola in cielo ed ero coperto fin sopra alla nuca. 
In situazioni come queste qualsiasi commento risulta pleonastico ed il silenzio vale piú di mille parole.

mercoledì 15 novembre 2017

Krakow, Day 7 (15 Novembre 2017)

'C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole.'

Giovanni Pascoli

Perché Cracovia? [7] La stragrande maggioranza del cibo é piú economico dei fast food

Giornata interlocutoria, che nel ciclismo verrebbe definita come tappa di trasferimento. Questa mattina ho setacciato i numerosi centri di informazione per turisti, non per chiedere cartina alla mano dove fosse questa o quella via bensí per organizzare l'escursione piú lunga di questa vacanza: la spedizione ad Auschwitz, che dista da Cracovia 45 km. La stragrande maggioranza delle visite parte da 99 zloty, prezzo che raddoppia se il tour comprende la guida. In una delle via principali della cittá, Ulica Grodzka, l'offerta base scende a 55 zloty, aggiudicato! Partenza domani ore 08.20, non proprio il mio orario abituale. Dato che non usufuiró della guida (in tal caso il prezzo sarebbe lievitato a 119 zloty, con partenza alle piú abordabili 10 del mattino), ho trascorso il pomeriggio in uno dei numerosi locali con internet gratuito per studiare e ripassare argomenti ormai riposti in qualche cassettino sperduto della mia memoria.
Il pomeriggio si é concluso con la comparsa del Sole, il quale rende la passeggiata in centro davvero piacevole non solo perché il panorama muta completamente ma anche perché la temperatura corporea ne beneficia un attimo. Un attimo, ma non troppo; alle 16 la collina di Wawel diventa un ostacolo troppo arduo da abbattere per la nostra stella, una cima Coppa che in questo periodo dell'anno non risulta valicabile.
Una delle notizie piú liete, a 7 giorni dal mio arrivo a Cracovia ed esattamente al giro di boa, é che riesco ad orientarmi con relativa facilitá lungo le vie della cittá. Il risvolto piú piacevole consiste nel poter scoprire ed apprezzare luoghi sino a qualche giorno fa occultati dalla mia focalizzazione mentale, quella che non ci fa notare quando la bionda della nostra serie tv preferita si é tagliata i capelli tra la puntata 2x04 e la 2x05. In una delle vie impronunciabili che porta alla piazza del mercato ho scovato due locali interessanti: il primo prepara una specie di pizza versione polacca, il secondo fa patatine belghe a soli 9 zloty, salsa gratuita. Entrambi i luoghi da provare quanto prima!


Basilica di Santa Maria e seconda metá della piazza del mercato 
Torre del municipio (in parte) e prima metá della piazza del mercato


Dizionario Italiano-Polacco: 

  • Visita - Wizyta
  • Mattino - Rano
  • Notte - Noc
  • Torre - Wieza
  • Chieso - Kosciol



martedì 14 novembre 2017

Krakow, Day 6 (14 Novembre 2017)

'Non abbiamo altra scelta, dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria. State in guardia, ci sono cose più antiche e più malvagie degli Orchi, nelle profondità della terra.'

Gandalf da: Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello

Perché Cracovia? [6] Hanno la loro versione delle miniere di Moria.


Prima escursione appena fuori dalla cinta muraria, ora parco, di Cracovia. Oggi mi sono recato nelle miniere di sale di Wieliczka. C'é voluto un pó di tempo per trovare il fantomatico bus 304, che dalla stazione centrale di Cracovia mi avrebbe dovuto portare a Wieliczka. Dopo estenuanti tentativi e due pit-stops nei centri di informazione per turisti sono riuscito ad incrociare l'autobus ed a salire, giusto prima della sua partenza verso Wieliczka. 
Il biglietto si puó benissimo fare sull'autobus, una corsa singola costa meno di 1 euro, pertanto mi metto in coda e faccio con tutta calma il biglietto. Da li a poco assisteró ad un nuovo episodio di: 'Italiani all'estero' ma, ignaro di tutto, mi leggo la guida di ció che mi appresto a visitare. Appena superato il Castello di Wawel sale il controllore e tutti mostrano il biglietto. Tutti, o quasi. Ecco che a metá bus la marcia del controllore si arresta dinnanzi a due giovincelli il cui non inglese non lascia spazio ai dubbi: italiani ... e per di piú senza biglietto. Questi, colti con le dita nella marmellata, cominciano ad inveire contro la macchinetta automatica che non accetta denaro (in italiano), contro il controllore stesso (in italiano) e contro la cifra da sborsare per la corsa (4 zloty = 0.941 euro) . Il controllore non ci capisce nulla, scende alla fermata successiva e se ne va, non so se in giornata ecumenica oppure nauseato dalla vicenda. Posso cambiare cittá quanto mi pare, ma scene del genere ne ho viste a New York come a Los Angeles e a conti fatti perché non dovrebbero verificarsi nel vicinato di Cracovia? Non si tratta semplicemente di 1 biglietto, il fatto é che a noi italiani probabilmente si é sviluppato il carattere genetico del voler inculare, sempre e comunque, indipendentemente dal tornaconto economico, perché inculare fa ... figo. Lo so, le generalizzazioni e le etichette sono sempre errate, ed il mio lavoro non aiuta in tal senso, vivendo di modelli atti a generalizzare, ma il continuo ripetersi di tali scene é snervante e vergognoso, al pari dei fischi che i 70 mila caproni hanno ieri tributato a San Siro all'inno svedese, unico momento visto della partita. Lasciatemelo dire: "Sono contento che siamo fuori dal Mondiale, per quanto conti prender a calci una palla, con una tifoseria ed un presidente della FIGC del genere non siamo in grado di rappresentare nemmeno la Repubblica delle Banane, figuriamoci il meglio del Mondo in un qualsiasi evento il cui fine ultimo consiste nell'unire le persone sotto un unica Bandiera, ben diversa dalle bandiere cui diamo cosí tanta importanza e che per l'appunto sono etichette, generalizzazioni, illusioni."
Veniamo alla gemma di giornata: grazie alla presenza dei sopracitati garibaldini, ho deciso di non entrare nelle miniere con la guida italiana, ma di aspettare 20 minuti ed unirmi al gruppo che avrebbe usufruito della guida in inglese. Il tragitto consiste in una discesa che tocca nel suo minimo -130 metri ed é tutta da gustare ed ascoltare. Il Tomas' group, ossia quello del quale facevo parte, procede silente ed attento per tutta la durata della visita, 90 minuti circa, deliziato dalle storie e dalle battute di Tomas e da statue, cappelle (ancora usate per la messa) e manufatti (ad esempio la rappresentazione dell'Ultima cena di Leonardo) presenti nella miniera. Ogni tanto ci scappa persino qualche assaggio furtivo al sale, purissimo e che Tomas utilizza quotidianamente in cucina, cosí dice. A Wieliczka, differentemente che da Moria, non si estrae Mithril, bensí appunto sale. Lo stesso Tomas ci giura di non avere le autorizzazioni necessarie per accedere ad alcune aree della miniera, invitando i piú appassionati ad iniziare una carriera lavorativa con lui, nella speranza di ottenere come premio l'accesso alle segrete.
Ma il meglio di se Tomas lo regala nella pausa, quando ci racconta che nella prima parte della sua vita era un informatico che lavorava 10 ore al giorno davanti al PC, salvo poi realizzare come la parte principale della sua giornata potesse, e dovesse, essere spesa in qualcosa di diverso ed a contatto con le persone. La vicenda, che ha fatto sorridere i piú, mi ha particolarmente toccato, visto che un ragionamento analogo mi ha accompagnato e mi accompagna almeno da Gennaio. La conclusione cui sono giunto, che poi conclusione non é, é che la soluzione non puó e non deve essere in uno dei due estremi, bensí nel trovare un equilibrio che unisca ad una parte lavorativa soddisfacente una vita sociale (non social, che é il suo opposto, ma questa é una parentesi che mi riservo di aprire semmai in futuro). Questa ovviamente é solo teoria, solo fuffa semplice a parole, difficile nei fatti, specialmente in una societá sempre piú specializzata e che richiede figure specializzate. In medio stat virtus, sebbene non si tratti solo di un medio che riguarda il singolo, ma che consegue da considerazioni riguardanti anche, se non soprattutto, il contesto e la realtá, relativa, dell'ambiente di appartenenza. To be concluded ...
In conclusione, se siete nei paraggi, ricavatevi una mezza giornata per visitare le miniere di sale di Wieliczka, valgono assolutamente il prezzo del biglietto (84 zloty).

Miniere di Sale di Wieliczka
Miniere di Mthril di Moria



Dizionario Italiano-Polacco: 

  • Camera - Komora
  • Prossima fermata - Nastepny przystanek
  • Miniera - Kopalnia
  • Ascensore - Winda
  • Biglietto - Bilet

lunedì 13 novembre 2017

Krakow, Day 5 (13 Novembre 2017)

'Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.'

Charles Baudelaire

Perché Cracovia? [5] Le super cene sono a portata di tutti.

Ad un'ora e mezza dalla partita che potrebbe sancire la nostra non partecipazione ai Mondiali di calcio, spazio quotidiano al blog, per far passare i minuti d'attesa. Dall'Italia mi giungono commenti sprezzanti, ossia tutti a mettere giá le mani avanti in caso di mancata qualificazione, tipico di una nazione sempre piú interessata ad incolpare qualcuno il giorno dopo piuttosto che risolvere le situazioni nel presente. 
A proposito di presente, oggi ha diluviato tutto il giorno, il che mi ha costretto, si fa per dire, a prendermi una giornata di vacanza nella vacanza. In sintesi ho fatto una breve escursione in centro, per poi fare un minimo di spesa in uno dei supermercati vicino casa. Premesso che passare dai supermercati americani a quelli polacchi é uno shock, non solo per la diversificazione dei prodotti ma soprattutto per i prezzi, devo ringraziare la breve parentesi italiana per aver in qualche modo fatto da ponte tra queste due completamente differenti concezioni del cibo e ... di alcol. Dietro al bancone della casse dove si paga, bhé, c'é talmente tanto alcol e talmente a buon mercato da poter far ubriacare la nazione intera, mai vista una cosa del genere.
Oggi ho testato sul campo le conseguenze derivanti dall'incontrare quelli che alle elementari ci vengono introdotti come falsi amici. Cena, in polacco, significa prezzo. Ecco dunque che l'etichetta Super Cena, che accompagna qui e li qualche prodotto, puó essere fonte di confusione, dato il mio livello ridicolo di polacco, la durata di questa esperienza e la conoscenza di usi e costumi polacchi. Ad ogni modo tutto risolto, per me questa sera Super Cena al quadrato, sperando che non mi vada di traverso durante la partita.

Super Cena a base di croissant.

domenica 12 novembre 2017

Krakow, Day 4 (12 Novembre 2017)

'Gli errori fatali della vita non sono dovuti all’irragionevolezza di un uomo: un momento irragionevole può essere il migliore. Sono dovuti alla parte razionale di un uomo.'

Oscal Wilde

Perché Cracovia? [4] Sono puntuali.

Questa prima domenica polacca ha svelato un retroscena interessante sulla cittá del drago. Ci sono infatti due Cracovia, completamente agli antipodi a seconda delle condizioni meteo. Oggi, per la prima volta dal mio arrivo, il pomeriggio é stato soleggiato e sia il centro storico che la zona sulla Vistola ne hanno ampiamente beneficiato, anche perché il Sole tramonta prima delle 16.
Questa mattina mi sono invece recato nel quartiere ebraico, Kazimierz, pieno di sinagoghe e chiese; non la mia tazza di te'. Ci sarei dovuto andare ieri sera, dove mi dicono che ci sia addirittura piú movimento rispetto che a Rynek Glowny, ma all'ultimo ho ripiegato su un concerto di musica classica. Da un pó di tempo a questa parte ho sviluppato una qual certa antipatia per i piani; non trovo nulla di piú egoistico che avere dei piani. In questo senso non posso non essere completamente in sintonia con quanto dice il Joker in Batmam. 
Grazie al tempo trascorso a New Haven, ho sviluppato una qual certa indifferenza verso le figure da pagliaccio che periodicamente gli italiani fanno all'estero, rendendo il tricolore etichetta spesso non semplice da togliere quando ci si relaziona con datori di lavoro o colleghi stranieri (forse indifferenza é un termine troppo ottimistico). Ieri purtroppo un nuovo capitolo di questa infinita saga é stato scritto. Il concerto cui ho partecipato, iniziato in orario perfetto e piacevolissimo all'ascolto (Bach e Vivaldi i principali compositori proposti), si é concluso da qualche centesimo di secondo, quando ecco che l'esponente maschio italico prende il proscenio alzandosi sbeffeggiante mentre il pubblico applaude la Crakow Chamber Orchestra, fa a sua volta un inchino gridando: "GRAZIE, GRAZIE" ed abbandona rumorosamente la sala, ignaro del fatto che ancora un pezzo deve essere eseguito. Nessuno, nessuno ride, tranne un'altra coppia di italiani presenti all'evento. In questi frangenti mi viene sempre in mente l'endecasillabo con il quale Virgilio liquida gli ignavi: "Non ragioniam di lor, ma guarda e passa." ma purtroppo ancora non riesco a fare mio questo insegnamento che se seguito allungherebbe la vita di qualche anno a parecchie persone.
Ad ogni modo il primo quarto di questa vacanza se ne é andato ed é tempo di allargare gli orizzonti: mi attendono ancora numerosi visite, tra le quali quella ad Auschwitz, alle Miniere di Sale ed alla Fabbrica di Schindler. Mi piacerebbe anche andare a Zakopane, dove sembra che sia giá pieno inverno. Dato che tra 20 giorni saró il Lapponia forse farei meglio a godermi del sano freddo autunnale qui a Cracovia.

Folla in Piazza per la Festa di Indipendenza
Vistola al tramonto

Dizionario Italiano-Polacco: 
  • Cena - Prezzo
  • Tirare - Ciagnac
  • Spingere - Pchnięcie
  • Entrata - Wejście
  • Uscita - Wyjście
Gli ultimi due vocaboli segnalano la fine del Modulo 1: se si fan giusti questi allora si é a cavallo (kon).

sabato 11 novembre 2017

Krakow, Day 3 (11 Novembre 2017)

'La vera caratteristica della libertà è l'indipendenza, mantenuta con la forza.'

Voltaire

Perché Cracovia? [3] Hanno una festa di Indipendenza e sanno cosa festeggiano.

Cracovia é la cittá delle chiese, normale che per orientarsi serva un rapporto intimo con l'Altissimo, rapporto che personalmente latita da tempo. Oggi finalmente sono riuscito a non perdermi nel tragitto che va dal Wawel, sede del castello reale, alla piazza del mercato. Prossima meta, forse giá questa sera, il quartiere ebraico Kazimierz, dove giovani e diversamente giovani trascorrono la parte che conta del weekend. 
Ogni tanto nel corso di queste due settimane riporró nell'armadietto la cartina per barricarmi in uno dei numerosi café con wi-fi al fine di terminare di organizzare quello che andró a fare nei prossimi due anni. Sicuramente tra i luoghi candidati a vedermi spesso vi é la scoperta odierna, il Massolit Books & Café. Questo gioiellino che ricorda molto i café parigini si trova infatti esattamente dall'altra parte della strada rispetto all'appartamento nel quale mi trovo per questo soggiorno.
Tornando alla giornata di ripasso odierna, il centro mi compariva colmo di bandiere polacche ed un valido motivo c'era: oggi si festeggia la festa dell'Indipendenza polacca: 11 Novembre 1918. Ció spiega anche l'incredibile affluenza nelle Chiese cui ho assistito stamattina, specialmente nella cattedrale di Wawel, dove parecchie persone hanno assistito alla messa dall'esterno.
Stasera, sia nella piazza del mercato che nel quartiere ebraico, la festa é assicurata, il che spiega perché sto scrivendo il post odierno al tramonto.

Vistola (Wisla), osservato da Wawel, sede del castello Reale.
Fedeli alla Cattedrale di Wawel


Dizionario Italiano-Polacco: 
  • Per favore - Prosze
  • Buono - Dobrze
  • Ciao, mi chiamo ... - Czesc, nazywam sie ...
  • Acqua - Woda
  • Farmacia - Apteca

venerdì 10 novembre 2017

Krakow, Day 2 (10 Novembre 2017)

'Il Castello ha molti ingressi. Ora è in voga l’uno, e tutti passano di lì, ora l’altro, e il primo è disertato. Secondo quali regole avvengano questi cambiamenti non s’è ancora potuto scoprire.'

Franz Kafka

Perché Cracovia? [2] Hanno un castello reale


Se non ci si perde regolarmente, si scopre che Cracovia non é poi cosí vasta. Una volta visitata la parte nord, quella del mercato, la parte sud conduce al castello reale, sede del Re sino a quando quest'ultimo decise di muovere la Corte a Varsavia. É qui che oggi mi sono recato, al castello reale e soprattutto nei pressi del drago e della sua tana, che ad intervalli regolari spaventa ignori passanti sputando fuoco. Ieri sono stato incompleto, come al solito: la fifth avenue non consiste solo nella Ulica Florianska, ma pure della sua speculare, che parte dal castello e viene denominata Ulica Grodzka. All'inizio di ogni via, avvenenti polacche invitano grandi e piccini ad entrare nei rispettivi night clubs, che sia mezzogiorno o le cinque di pomeriggio. Nemmeno su hollywood boulevard avevo notato cosí tanta insistenza. Le due vie di cui sopra sono le piú trafficate, e la piazza del mercato che le unisce convoglia la maggioranza delle persone. 
Terminata la palla (cul)turale, ecco che se vi piace perdervi, appena passato il centro potete imbattervi in una sorta di piazza dove ci sono degli stands di cibo culturale polacco, simili a quelli ospitati a Prato della Valle a maggio, ossia la mega luganega con patate e crauti. Istruzioni per l'uso: non reggo la colazione e il pranzo assieme, data la mole della colazione; ne segue che, siccome oggi ho fatto colazione saltando il pranzo, intorno alle 5 di pomeriggio la fame inizia a farsi sentire e questo posto appena fuori dal centro rischia di diventare, come questa sera, il crocevia per un inizio serata da condividere con chi, come me, prova questo senso di vuoto improvviso allo stomaco. Tuttavia per gli autoctoni ció sembra non importare, le 4.30/5 sono un orario piú che consono per la cena.
Domani ripasso generale sul centro e forse esplorazione del quartiere ebraico, poi da lí carta dei bar e via ai viaggi di istruzione: miniere del sale, Zakopane ed Auschwitz.

Castello Reale.
Il Drago sputa fuoco che ad intervalli casuali spaventa la folla intenta a fare selfie (geniale). 


Dizionario Italiano-Polacco: 
  • jajecznice - uova strapazzate
  • szyunka - prosciutto
  • caffé - kawa
  • Kantor - cambio valute
  • strefa - zona
quest'ultima fa particolarmente ridere, nel mio dialetto 'strefa' significa disattenta.

giovedì 9 novembre 2017

Krakow, Day 1 (9 Novembre 2017)

‘La mia armatura è di ferro. Nessuna lama può trafiggermi. I miei denti sono spade.I miei artigli sono lance. Le mie ali sono un uragano.’

SMAUG da Lo Hobbit. La desolazione di Smaug

Perché Cracovia? [1] Hanno ucciso un drago

Sveglia di buon mattino, anche troppo, e presa contatto con il centro storico di Cracovia. La città si sveglia relativamente tardi, diciamo non prima delle 9, e con essa i bar. Oggi la mia scelta é caduta sul bar Camelot (non dopo essermi perso quella decina di volte) e su una colazione uovo e pancetta (vedi foto) che fa a cornate con il cappuccino e cornetto nostrano.
Ricaricate le batterie e preso contatto con il mondo, ecco che nel giro di 5 minuti rinuncio a consultare la mappa per orientarmi. Le vie di Cracovia sono tutte simili tra di loro (vedi foto) e pertanto nei primi giorni sperimenterò una nuova tecnica di orientamento, formalmente definita ‘girare a cazzo’, tanto son qua due settimane che mi frega di perdermi.
Prime non secondarie differenze col bel paese: non ci sono strisce pedonali, qua per le zebre é troppo freddo, e per i pochi esemplari rimasti l’accompagnamento con il semaforo é pressoché inesistente. Quasi tutti parlano inglese, oltre al polacco, e meno male. Al Camelot avevo notato dei liquori ma le nove del mattino mi imponevano prudenza. ‘Passa a mezzogiorno’ mi é stato risposto, e col freddo che fa in città non avevano tutti i torti. Son ritornato stasera verso le 10 ed in effetti il liquore non é stato male.
Veniamo al sodo, ossia ai draghetti onnipresenti da comprare come souvenir: la leggenda narra di come, per sconfiggere un drago, un calzolaio della città abbia offerto all’animale in  pasto una pecora ricoperta di pece, pepe e zolfo. L’animale, per sconfiggere la sete, pare si sia scolato la Vistola, scoppiando.
Take-away di giornata: la via principale, la fifth avenue di Cracovia, sembra essere Ulica Florianska, ed il primo mattone verso l’orientamento é messo.

Dizionario Italiano-Polacco: 
  • Colazione - Sniadanie
  • Uscita - Wjiscie
  • Via - Ulica
  • Buongiorno - Dzien Dobri
  • Prego - Prosze
Prima colazione al Camelot Cafe.
Per fortuna che c'é la paperella é segnare il cammino.



Krakow, Day 0 (8 Novembre 2017)


‘Sì, tutto potrebbe iniziare così, qui, in questo modo, una maniera un po' pesante e lenta, nel luogo neutro che appartiene a tutti e a nessuno, dove la gente s'incontra quasi senza vedersi, in cui la vita dell'edificio si riprende, lontana e regolare.’

GEORGES PEREC, La vita. Istruzioni per l’uso

Perché Cracovia? Giá, perché Cracovia? Me lo hanno chiesto in molti e l’unica risposta che so dare al momento é: ‘Perché no Cracovia?’. 
Sono appena sceso dall’aereo e tutto ciò che ho fatto é stato prendere il bus 252 per checkinnare (evviva gli anglicismi, siamo internazionali no?) nella mia stanza a due passi dal centro. La città mi é parsa subito molto organizzata, pulita ed oserei azzardare conservatrice, ma é presto per dirlo. Nel tragitto che ho fatto assieme ai miei 48 kg di pesi, tra valigie e zaino (con i quali trascorreró gran parte di questo Novembre), ho incontrato tra gli altri tre persone: Michael (non si scriverá così ma vabbé), il quale mi ha aiutato a fare il biglietto del bus, con istruzioni rigorosamente in polacco (lingua della quale ignoro tutto, vedi sotto per la nuova rubrica: ‘Costruisci il tuo dizionario Italiano-Polacco in 14 giorni’), per arrivare in centro. Un gentile signore diversamente giovane ma che ha subito notato la mia carenza, anzi assenza di orientamento, il quale mi ha fatto strada dalla fermata del bus alla prossimità dell’appartamento che occuperó per le prossime due settimane. Rafal, il ragazzo che mi ospita, che é venuto a sincerarci che fosse tutto in ordine, riempiendomi di consigli turistici, gastronomici e soprattutto alcolici su Cracovia. No, non sono piú in Italia, il cui ultimo titolo di coda é stato il solito applauso fatto al pilota al momento dell’atterraggio in terra polacca, abitudine dura a morire, come tutto nel nostro Paese tranne i vecchi che lo governano, od almeno fingono di farlo. 
Da domani si comincia, 14 giorni per rispondere ad una domanda semplice attraverso delle risposte ancora piú semplici, munito di cartina e guida turistica che mi riprometto di iniziare a leggere.

Dizionario Italiano-Polacco:
  • Si - Tak
  • No - Nie
  • Bagagli - Bagaz
  • Grazie - qualcosa di strano che non ho ancora capito
  • Ciao - Czesk
Umberto Simola