venerdì 19 agosto 2011

L'austerity spagnola


Il governo spagnolo ha annunciato delle nuove misure di austerità che spera passino “d'urgenza” al Parlamento, mentre il paese è nel pieno di una nuova tormenta finanziaria che minaccia tutta la zona euro. Il ministo dell'economia Elena Salgado ha deciso un abbassamento dell'IVA dall'8% al 4% sull'acquisto di una nuova abitazione, una riforma fiscale sulle società e l'obbligo di utilizzare farmaci generici, meno costosi.

Il governo ha dichiarato che avrebbe convocato una sessione straordinaria del parlamento per un'adozione “rapida” di queste misure, forse già dalla prossima settimana, che dovranno riportare fino a 4,9 miliardi extra nelle casse dello Stato. La Salgado si aspetta un aumento delle entrate dello Stato di 2,5 miliardi di euro a partire da questo anno attraverso una riforma fiscale sulle grandi società. Ha inoltre detto di aspettarsi 2,4 miliardi da ulteriori tagli per l'assistenza medica dall'aumento dell'acquisto dei medicinali generici. L'abbassamento dell'IVA è destinato a far vendere le numerose abitazioni che erano state costruite ma non ancora vendute per via dello scoppio della bolla immobiliare nel 2008, che ha contribuito ad una disoccupazione record di più del 20%.


Stimonare l'impiego

La Salgado ha precisato che il governo annuncerà delle misure “per stimolare l'impiego” a seguito del secondo Consiglio dei ministri straordinario previsto il 26 agosto. Queste misure aggiungono più di 50 miliardi al risparmio annunciato dal 2010 per tentare di rassicurare il mercato e gli altri paesi europei sulla capacità della Spagna di uscire dalla crisi. La Spagna, quarta potenza dell'economia della zona euro, lo ha detto e ripetuto: la Spagna “non ha assolutamente bisogno” di un sostegno come quello della Grecia o del Portogallo. Ancora, le cattive notizie sulla crescita lenta nella zona euro e negli Stati Uniti hanno dato nuova vita alle paure di vedere paesi indebitati che non possono mantenere i loro impegni di riduzione dei deficit di fronte ad un Unione Europea davvero poco preparata.

La Borsa di Madrid, in forte calo dalla fine di luglio, è caduta di nuovo venerdì a livelli che non si vedevano dalla primavera 2010.


Ridurre il deficit pubblico

Nonostante il vertice franco-tedesco di mercoledì, non sono stati registrati segnali di una ripresa rapida dei mercati, si aspettano misure a breve termine contro una nuova crisi di liquidità che ricorda quella del 2008, dopo il fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers.

Alcuni paesi come la Germania sono contrari a un'aumento del fondo europeo per la stabilità finanziaria (FESF) e alla creazione d'euro-obligazione che permetterebbe di mutualizzare il debito dei paesi. Madrid si è impegnata per ridurre il suo debito pubblico, che era esploso al 11,2% del PIL nel 2009, molto al di sopra del limite europeo fissato al 3%. Dopo averlo ridotto al 9,24% alla fine del 2010, il governo punta al 6% quest'anno e al 2,1% nel 2014, ma deve fronteggiare un deficit crescente accumulato dalle regioni spagnole, che beneficiano di una grande autonomia.

Nel 2009, quattordici tra loro hanno mancato l'obbiettivo di ridurre il deficit fissato da Madrid e rinnovato nel 2010. La potente Catalogna e la Castiglia-La Mancha hanno già detto che supereranno gli obbiettivi di riduzione del deficit dal 1,3% del 2011 all'1% entro il 2014.

Alla fine di luglio l'agenzia di rating Moody's ha minacciato di abbassare ulteriormente la valutazione del paese, che già aveva degradato in marzo, soprattutto per queste ragioni.

Le agenzie di rating Fitch e Standrs & Poor's, intanto, avevano abbassato la valutazione del paese nell'aprile e maggio 2010.


Link all'originale :http://www.liberation.fr/economie/01012355060-espagne-un-nouveau-paquet-anti-crise-en-pleine-tempete-financiere


Traduzione di Giulia Pradella