domenica 5 dicembre 2010

WikiLeaks, dalle falle informatiche alle falle sociali



Se si riuscisse a leggere ciò che si sono scritti i diplomatici americani dopo la pubblicazione dei files trafugati da parte di WikiLeaks, probabilmente si leggerebbero frasi del tipo: [Mi scuso per il linguaggio] "Ma porca miseria! Questi ci stanno facendo fare una figura di merda planetaria, dovete inventarvi qualcosa per incastrarli!" "Eh lo so ma cosa?" "E che cazzo ne so! Quel tipo... Assange, avrà dei precedenti!". Ecco, certo fa sorridere ma non penso sia poi così distante dalla realtà.
Per ora il precedente che rende Assange l'uomo più ricercato d'Europa è una presunta violenza sessuale in Svezia che analizzata un po' meglio si riduce ad aver (cito il Messaggero del 3 dicembre 2010. link) "fatto sesso non protetto con due donne consenzienti", cosa che costituisce reato nel paese scandinavo.
Il fatto che questa accusa sia solo un pretesto usato per dare la caccia ad Assange penso sia palese a tutti, se non per altro perché ogni giorno ci sono un numero abnorme di stupri e violenze di ogni genere che non vengono quasi nemmeno presi in considerazione, ma questo tradisce anche una goffaggine e una penosità d'intervento da parte degli Stati Uniti che, chiaramente, vogliono far tacere al più presto il sito.
Immancabile, poi, la tristissima immagine regalata dall'Italia anche in quest'ultima occasione, nella quale invece che chiedere spiegazioni su quanto emerso dalla pubblicazioni segrete nelle quali vengono insultati e sminuiti i vertici del governo, come una muta di cani fedeli al padrone, i vari Berlusconi, Frattini ecc.. corrono a precisare che ciò che è stato fatto da WikiLeaks è un "orrore mediatico" o "l'11 settembre dell'informazione" facendo fare così al Paese una doppia misera figura.

Per fortuna, però, mentre si crea una campagna mediatica contro Assange, da WikiLeaks arriva l' annuncio che presto verranno pubblicati files "scottanti" sul Vaticano e su un'importante banca americana.
Perché alcuni sono contro WikiLeaks? Perché la verità è il boccone più amaro da mandar giù ma anche la parola più difficile da leggere. Assange e i suoi, come quando erano giovani hacker, mettevano a nudo le debolezze dei sistemi informatici, ora mettono a nudo le debolezze del sistema sociale, politico e giuridico nei quali viviamo. Penso che l'evento a cui stiamo assistendo sia una delle migliori cose successe negli ultimi decenni all'Umanità, penso inoltre che l'unico "provvedimento" da prendere nei confronti di Julian Assange e WikiLeaks sia l'assegnazione del premio Pulitzer e forse qualcosina di più dato che con la loro iniziativa stanno dimostrando al mondo uno dei più alti e ahimé isolati casi di vero giornalismo.
Concludo citando a conferma di quanto sostengo e a denuncia delle frasi di condanna, scherno e distanza usate dai giornali e dalle Tv nei confronti del sito e del suo creatore, uno stralcio del nuovo giuramento di Ippocrate per la categoria dei giornalisti italiani, questa parte è riferita ai giornalisti che rischiano la vita nel pubblicare determinate notizie riguardanti la Mafia e la Camorra, anche questo dovrebbe far riflettere su quanto sta accadendo ad Assange in queste ore:

"Nessuna notizia può restare inedita, il cronista che corre rischi per osservare questa regola deve avere il sostegno aperto, corale, convinto, senza distinguo degli altri giornalisti"


Fabrizio Ruffini

Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di rispettare le consuete norme di civile convivenza. Grazie!