giovedì 6 maggio 2010

Critiche a Facebook, mancanza di Privacy

Facebook sta fronteggiando crescenti critiche sulle politiche di privacy dopo che un imbarazzante errore tecnico ha mostrato conversazioni private ad altri utenti. Il Social network, che ha più di 400 milioni di utenti a livello mondiale, è stato costretto a sospendere la chat per un paio di ore, tempo in cui gli ingegneri hanno sistemato il bug nel software. Chat private tra alcuni utenti erano state per poco visualizzabili sulla finestra privacy che permetteva agli utenti di vedere come il loro profilo sarebbe apparso ad altri utenti. Manipolando l’opzione ’”anteprima del mio profilo”, la gente poteva vedere le conversazioni private dei loro amici e di quelli in attesa di risposta alla richiesta d’amicizia. Il glitch è stato prima riportato sul blog TechCrunch. Un portavoce di Facebook ha dichiarato: “Stiamo lavorando velocemente per risolvere il problema”, assicurando che “nel momento in cui ci è stato segnalato il bug, abbiamo subito trovato e messo in atto una soluzione”. L’errore è emerso perché Facebook è sempre più popolato da strenui difensori della privacy.

Marc Rotenberg, direttore esecutivo della Electronic Privacy Information Centre degli Stati Uniti, ha detto che il danno alla privacy ha sottolineato la necessità di un controllo maggiore delle compagnie. “Secondo noi la FTC (Federal Trade Commision) deve agire secondo i bisogni degli utenti e soprattutto nei confronti di Facebook sulle loro pratiche di privacy sciatte”. Facebook il mese scorso ha cambiato il modo in cui gli utenti inseriscono le loro informazioni sul profilo. Questo prevede ora che la città natale, l’educazione, gli hobbies vengano legati alle pagine pubbliche. […]

La Electronic Frontier Foundation, un gruppo online per le libertà civili, ha criticato le modifiche, per il fatto che riducono il controllo delle informazioni personali di un individuo e non riescono ad offrire una preferenza “opt-out”.

La settimana scorsa quattro senatori americani hanno scritto a Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Facebook, per spiegare il loro disaccordo con alcune delle modifiche.
Candid Wueest, dalla ditta Symantec Internet Security, ha dichiarato: "Per ogni organizzazione, che siate un social network o meno, violazioni della privacy sono preoccupanti. Purtroppo, questa non è la prima violazione della privacy ad affliggere un social network. Altri siti di alto genere sono stati colpiti da problemi simili. Le modifiche delle impostazioni della Privacy inducono le persone a essere un po’ più libere nei contenuti che condividono nei social network, in quanto consentono agli utenti di avere controllo su chi può vedere il contenuto pubblicato. È importante quindi che tutti i social network siano sottoposti ad un riesame periodico. Non si fanno sconti sulla privacy.”

The Times, traduzione: Giulia Pradella

LINK ALL'ARTICOLO:

http://technology.timesonline.co.uk/tol/news/tech_and_web/the_web/article7117720.ece

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