lunedì 13 giugno 2011

Italia: Berlusconi ostacolato dal referendum sul nucleare, sull'acqua e sulla giustizia.

© AFP - Vincenzo Pinto

Umiliato alle municipali, Silvio Berlusconi incappa in un nuovo ostacolo a causa della mobilitazione degli italiani al referensum promosso dall'opposizione, relativo all'abolizione della sua immunità penale, l'interdizione del ritorno al nucleare e la privatizzazione dell'acqua. I seggi si sono riaperti alle 5.00 ed è possibile votare fino alle 13.00, dopo una giornata intera di scrutigni (dalle 6.00 alle 20.00), domenica, giornata in cui la partecipazione ha superato il record fermo al 41,1%.

Questo referendum, promossa dall'opposizione del centro-sinistra e destinato ad abrogare delle norme in vigore, per essere valido ha bisogno di un tasso di partecipazione del 51% (quorum).

Il ministro dell'interno Roberto Maroni ha dichiarato probabile che il quorum sarà raggiunto “sulla base delle proiezioni fatte a partire da domenica, che non tengono conto degli italiani all'estero”.

In Italian era da 16 anni che il quorum non veniva raggiunto per questo tipo di referendum di iniziativa popolare.

Berlusconi, attualmente imputato in tre processi, tra i quali lo scandalo sessuale Rubygate, ostacola il referendum perchè questo vuole l'annullamento di una legge definita “impeachment legittimo” che gli permette di non sottoporsi a giudizio in ragione dei suoi obblighi di Primo ministro.

Ha trascorso la sua domenica al mare in Sardegna per mostrare che non sarebbe andato a votare.

Per Berlusconi, il ricorso al referendum rappresenterebbe una nuovo fallimento dopo la sconfitta subita dalla sua coalizione di centro-destra alle municipali 15 giorni fa, quando ha perso tra le altre il suo feudo di Milano.

Secondo l'editorialista del Corriere della Sera, Massimo Franco, il governo ne uscirebbe indebolito, i risultati “rivelano una perdita di contatto (di Berlusconi) con il paese, un problema che riguarda tutti i partiti” al potere.


© AFP - Filippo Monteforte

I media hanno sottolineato che la posizione di Berlusconi sul referendum non rappresentava quella del suo partito. Snobbando l'ordine di astenersi del loro presidente, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ed li presidente della regione Lazio, Renata Polverini, sono stati visti alle urne. Peggio ancora, quando Umberto Bossi, il numero uno della Lega Nord, principale alleato del Cavaliere, ha dichiarato: “Spero che la gente non vada a votare”, uno dei pesi massimi del suo partito, Luca Zaia, presidente della regione Veneto, è stato alle urne per dire “no” al nucleare, alla privatizzazione dell'acqua e alla stessa immunità del suo capo di governo.

Alcune crepe sono apparse nel patto tra Berlusconi e la Lega, Bossi ritiene che “Berlusconi ha perso la sua capacità di comunicare con la gente alla tv”.

Altro motivo d'inquietudine per Berlusconi, secondo il Corriere, “la mobilitazione del mondo cattolico”. Giovedì, Papa Benedetto XVI ha evocato la catastrofe nucleare di Fukushima mettendo in guardia contro la “tecnologia onnipotente ed in definitiva incontrollabile”.

Il risultato del referendum su questo punto sarà soprattutto simbolico dal momento che gli italiani hanno già abbandonato questa forma di energia dopo un primo referendum nel 1987, dopo Chernobyl.

E qualche settimana fa il Cavaliere aveva annunciato che avrebbe rinunciato al suo progetto di costruire delle centrali a partire dal 2014 che sarebbero state messe in funzione nel 2020, svuotando il referendum della sua sostanza.

Il terzo quesito del referendum riguardava la liberalizzazione della gestione e della tariffazione dell'acqua.

Messi da parte i comitati che militavano contro la legge, principalmente formati da cittadini più che da politici aggueriti, anche numerosi prelati cattolici sono in prima linea per questo problema dal momento che ritengono che “l'acqua, dono di Dio, appartiene a tutti”.

Circa 47,2 milioni di italiani nella penisola e 3,2 milioni residenti all'estero sono richiamati alle urne.


Françoise Kadri

Traduzione Giulia Pradella

Articolo originale al Link: http://www.lesechos.fr/economie-politique/infos-generales/monde/afp_00351766-italie-berlusconi-risque-un-revers-aux-referendums-sur-nucleaire-eau-et-justice-175658.php

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