martedì 7 giugno 2011

Tokyo riconosce di aver sottovalutato la gravità della crisi a Fukushima


Tre mesi dopo la distruzione dei sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, le autorità giapponesi hanno riconosciuto di avere, nei primi giorni della catstrofe, largamente sottovalutato la gravità della crisi. Questo martedì, l'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese (NISA) ha indicato che i quantitativi di materia radioattiva nell'atmosfera avevano raggiunto i 770.000 Tbq nel corso della settimana successiva all'incidente dell'11 marzo scorso. Fino ad ora l'agenzia aveva dichiarato, pubblicamente nel comunicato del 12 aprile, un totale di soli 370.000 Tbq di scorie radioattive, di molto inferiori alle stime degli esperti indipendenti. Per giustificare la sua rivalutazione dell'aumento, la NISA ha spiegato che non si era accontentata di fare un prototipo elettronico dell'incidente, come avevano fatto per altre analisi, ma aveva cercato di quantificare i danni interni degli stessi reattori per affinare i calcoli.

Secondo l'agenzia, il grosso delle scorie della prima settimana sarebbero state liberate dall'esplosione di idrogeno nel reattore numero 2 e 3. Gli esperti della NISA hanno anche riconosciuto che la fusione di combustibili nelle tre sezioni della centrale era già cominciata poco prima del sisma. Fino ad un mese fa, il governo aveva rifiutato di riconoscere lo scenario propostogli immediatamente dalla maggiorparte degli specialisti occidentali. Queste nuove rivelazioni che coincidono con l'inizio degli studi di un'equipe di esperti giapponesi indipendenti sulle cause della catastrofe rischiano di alimetare le critiche sulla gestione della situazione dopo l'incidente.

Se i media giapponesi non hanno per un istante ripreso i molti voltafaccia delle autorità, ne rimesso in discussione le loro analisi sulla sicurezza delle zone abitate vicino alla centrale, qualche sporadica voce ha cominciato a sospettare apertamente la possibilità che la gravità della crisi sia stata minimizzata per evitare una situazione di panico generale.

YANN ROUSSEAU, da Tokyo per Les Echos.

Traduzione Giulia Pradella

Articolo originale al Link:http://www.lesechos.fr/entreprises-secteurs/energie-environnement/actu/0201423749853-tokyo-reconnait-qu-il-avait-sous-estime-la-gravite-de-la-crise-a-fukushima-173219.php

Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di rispettare le consuete norme di civile convivenza. Grazie!