martedì 9 marzo 2010

Legittimo impedimento, il governo chiede il voto di fiducia

Battaglia in Senato durante l'esame del disegno di legge sul legittimo impedimento che prevede 18 mesi di «scudo» giudiziario per il premier e i ministri. Il testo è arrivato a Palazzo Madama dopo il primo via libera della Camera. Puntuale, con l'inizio della seduta (sospesa dopo pochi minuti e poi ripresa), l'ostruzionismo dell'opposizione. Il governo nel tardo pomeriggio ha poi deciso di chiedere la fiducia sul provvedimento, scatenando le proteste delle opposizioni. Il presidente dell'assemblea, Renato Schifani, ha sospeso la seduta e riunito i capigruppo (segui la diretta).


«Il paese sta marcendo e noi siamo qui a discutere di legittimo impedimento e cioè sempre dei problemi del presidente del Consiglio» attacca Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, annunciando un'opposizione che «non farà sconti al governo e alla maggioranza». Il Pd, aveva annunciato la senatrice, intende denunciare che vengono «violati i diritti dell'opposizione perché i tempi stabiliti e contingentati per la discussione del provvedimento sono ridicoli vista la delicatezza della materia trattata». Con questo ddl, aggiunge, «si viola il principio di uguaglianza. Si certifica che chi è più forte, potente e ha più mezzi prevale su chi è meno potente».

Per Antonio Di Pietro «il legittimo impedimento è una legge incostituzionale sulla quale alla fine o il capo dello Stato, la Corte Costituzionale o l'Italia dei Valori con i suoi referendum farà giustizia». Riguardo all'ostruzionismo che le opposizioni stanno facendo in Parlamento, Di Pietro sottolinea che «l'Idv l'ostruzionismo l'ha fatto dal primo giorno e mentre informavamo i cittadini del pericolo in corso ci davano dei catastrofisti; oggi è dimostrato che c'è un governo che addirittura minaccia il capo dello Stato, ci auguriamo dunque che prevalga la resistenza a questo fascismo di ritorno».

Corriere della Sera - Redazione Online

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